© elaborazione 2011 Info Sentieri                               SENTIERI    dell'Isola d'Elba Quello che trovate in questa sezione non vuol essere una perfetta guida ai sentieri dell'Elba,neanche una guida offerta da un tecnico, perchè non lo sono, per questo in edicola si può trovare varia cartografia e notizie tecniche al riguardo e non voglio neanche insegnare niente ai più esperti di me. Questa vuol essere una mini guida per i neofiti  e per anticipare loro  quel che possono vedere e incontrare sui percorsi e  dare qualche consiglio basato su un pò di esperienza personale. Generalmente questi sentieri li percorriamo una volta a settimana con mia moglie Grazia, e un'altra coppia, Marcella ed Umberto. Solitamente partiamo la mattina verso le 10:30 , questo ci da modo di capire come sarà la giornata, almeno a  grandi linee, sempre meglio che fidarsi dei Meteo , anche regionali, poichè l'Elba è sempre un mondo a se e difficilmente "rispetta" il Meteo ufficiale. Il primo impegno che ci siamo posti è stato quello di non fare lo stesso percorso all'andata ed al ritorno, questo per rendere meno monotona e sempre nuova l'escursione.Quindi o si va con due macchine o si cerca di fare un percorso ad anello in modo da uscire ad una distanza ragionevole dall'ingresso ovvero dove abbiamo lasciato l'auto, ed è questa la soluzione che abbiamo preferito, almeno fin  dove questo è possibile, meglio ancora lasciare la macchina dove arriveremo dal giro e percorre subito a piedi , la distanza che ci separa all'ingresso del sentiero, così quando usciamo, magari un pò stanchi , ci troveremo subito a bordo del nostro mezzo,dove avremo anche qualche cosa di asciutto da metterci (utile sia se sudiamo che se incontriamo  pioggia, anche questa da mettere in preventivo) A volte il percorso fatto a questa maniera si allunga di più, ma credete, ne vale la pena. La nostra attrezzatura è semplificata al massimo per non portare pesi inutili, quindi nello zaino, oltre l'indispensabile schiaccina o panino , un pò di frutta, qualche dolcino, bibite e magari qualche tavoletta energetica, il nostro sacco prevede ancora un impermeabile (nel marzo abbiamo preso una nevicata) la cartografia del posto, sempre, anche se lo si conosce . Io uso questa "tecnica" Ho acquistato varie carte, alcune ho riscontrato non essere completamente attendibili, per quanto riguarda i sentieri minori, non sto ad elencare quali sono le migliori o le peggiori per non "incorrere" nelle ire di qualche editore , io uso quella delle edizioni multigraphic di Firenze, perchè usa la divisione "quadrettatura" di Mercatore e non per Latitudine e Longitudine, inquanto la uso in accoppiamento ad un GPS, portatile, di quelli marini e non cartografici. Ho imparato ad usare questo sistema dopo un corso di protezione civile, fatto da un ufficiale dell'esercito.  A questa maniera sappiamo sempre dove ci troviamo. comunque non è certo detto che chi non ha GPS non debba andare. La carta in questione è abbastanza grande, così  l'ho fatta a pezzi e divisa per zone, inoltre si può anche fare  delle fotocopie a colori, così si portano sempre copie in buono stato, naturalmente tengo sempre anche una carta intera per ogni evenienza. Due note, attenzione che nella vegetazione alta a volte il GPS non ha ricezione dei satelliti e quindi è inservibile, ed a proposito di ricezione, non confidate sui cellulari, perchè  sui monti, i ripetitori non sono previsti e spesso non  c'è segnale. Dentro il sacco consiglio di mettere anche un accendino, anche se è vietato accendere fuochi, in gravi evenienze può salvare la vita . Mettiamo anche un coltellino, oltre per sbucciare la frutta e dividere il dolce con i componenti del gruppo, può risultare utile per tante altre cose. Per i "perfezionisti" portate pure un disinfettante e qualche cerottino, magari utile per qualche vescica ai piedi, a noi comunque non sono mai serviti. Qualcuno si porta invece un paio di scarpe di scorta, ecco si a me in verità è accaduto di veder staccare completamente la suola da una scarpa, nuova in verità per consumo, ma con alcuni  anni di età, quindi ..... attenzione alle scarpe vecchie. Altra cosa utile una diecina di metri di  cordino da 5 - 6 mmm di diametro, pesa niente e può tornare utilissimo, una pila, nella vegetazione fa buio presto, a noi è tornata utile e ultima cosa indispensabile LA MACCHINA FOTOGRAFICA.per immortalare panorami , fiori, animali (mufloni e cinghiali)e anche ..... persone  e aggiungete anche un binocolo. Per chi usa una digitale, scattate più che potete,tanto non costa nulla,  quando arrivate a casa le foto fatte non saranno mai abbastanza. Vi siete gia dimenticati cosa portare??? Bene non vi preoccupate, ecco il riassunto:    1 Zaino (di quelli.... veri) con :    Colazione e da bere secondo i  vostri usi.   Cartografia  ( anche fotocopie a colori)   Impermeabile (più o meno leggero secondo il tempo)   Accendino, coltellino, corda,  Pila   Macchina fotografica , binocolo                                                                                             Ultime note informative: A me è accaduto di portare amici  che soffrivano di vertigini, ma che non mi avevano avvisato, in realtà i percorsi non sono impossibili, alcuni sono più semplici , altri più impegnativi, un consiglio quindi, se fate venire con voi persone per la prima volta , quando vi arrampicate, fateli voltare spesso in dietro, saranno così in tempo a tornare  a casa e non rovinarvi la giornata. Ancora vestitevi a buccia di cipolla, spesso il tempo cambia e anche se non andiamo sull'Everest, se stiamo in salute è bene per tutti. Ultima e non ultima, non abbandonate mai il sentiero, se lo perdete, tornate indietro e ricercatelo, non avventuratevi nella vegetazione fitta. Pronti??? allora andiamo e buone escursioni a tutti.e ....speriamo di incontrarci . I sentieri sono divisi per zone , quindi avremo : zona ovest , diviso fra versante  S.Piero-Perone  e versante  Marciana zona est    ,  Volterraio + versante  Portoazzurro,Rio -cavo , Capoliveri      i resti della chiesa di San Biagio    Una bella cordata sulle creste fra      Monte Giove e monte Capanne