© elaborazione 2011     PERCORSI  ZONA "MARCIANESE" Attenzione !! quando scrivo percorso e numero di percorso intendo un numero da me assegnato per individuarlo nella lista, da non confondere con Sentiero e numero di sentiero che è quello assegnato ufficialmente anche se in alcuni casi sono mal segnati o indicati con numeri diversi sulle varie carte. Ancora un'altro avviso,  non usate  solo carte distribuite dalla comunità montana, poichè non vi sono segnalati  tutti i sentieri da me descritti, forse Vi trovate solo quelli più importanti. Voglio precisare ancora una volta che tutti questi percorsi sono stati fatti da me  assieme ad altri amici a  partire dal 2002 ,e sono solo frutto di esperienza personale, ma siamo sempre tornati a casa , Non mi ritengo responsabile se trovate discordanze che potrebbero essere avvenute causa  modifiche apportate dal  tempo o dalle competenti autorità, anzi se ne trovate, inviatemi una e-mail  Provvederò alla correzione a vantaggio di tutti. PERCORSO  N° 1/M                                                 Pomonte - S.Bartolomeo- Chiessi Questo sentiero non è difficile, ma è tutto in buona salita fino a S. Bartolomeo, quindi regolatevi in base alle vostre capacità o di quella del più .... debole, ricordate che siete andati a passare una giornata "tutti assieme"..                                                       Percorrete un pezzo di anello di circonvallazione , imboccandoloalla fine del paese, la dove c'è uno slargo e dove solitamente vi sono i cassonetti dell'immondizia e dove sosta il bus di linea.. Avanti  200 m circa sul lato sx trovate ben visibile il sentiero segnato  dal n° 4 , si cambia al sentiero n° 3  e si arriva a S. Bartolomeo, la trovate un muro di una fiancata di una antica chiesa. Credo sia il momento per fare una doverosa sosta e per mangiare.Quindi continuate , tutto in discesa e arrivate a Chiessi. I resti di San Bartolomeo PERCORSO n° 2/M                      Pomonte-Pomonte Questa volta si parte e si arriva  allo stesso punto. Fate 1/2 anello della circonvallazione del paese e scendete con il vostro mezzo sulla strada sterrata che va al palazzetto dello sport. Lasciate là l'auto, tornate un pò indietro , prendete il ponticello e cominciate a salire su uno dei più bei percorsi, per varietà di vista. Si imbocca il  sentiero n° 9 e lo si percorre tutto ( si incontra il 31 da cui discenderete a fine giro) a mezza strada sulla carta vedete le rovine di S.Biagio,per arrivarci bisogna fare una deviazione, qui vi metto la foto di ciò che è rimasto,noi dopo due tentativi lo abbiamo trovato direi quasi per caso, perchè anche col GPS si stabilisce dove è, ma non dove il bosco ti fa largo per lasciarti passare,solo,  in questa occasione, abbiamo visto dei fiocchetti di nastro di nylon di quello bianco e rosso da segnalazione, messi da qualche buona anima, se volete andarci guardatevi bene attorno se i segni ci sono ancora.  In ogni caso  riprendete il sentiero lasciato il n°9,  arrivate  in alto   fino al Colle della Grottaccia. Se non lo avete ancora fatto, qui sarebbe il caso di fermarsi per il bivacco, mi sembra giusto e doveroso. Ripartite rifocillati e dopo aver fatto un bel pò di foto di ciò che Vi circonda (sperate sempre nella bella giornata) arrivate  " Alle Mure", anche qui obbligo di sosta per ammirare il panorama., Passate Monte Cenno, Monte Orlano, qui  altra sosta panoramica, e attraverso il sentiero 31  tornate  alla macchina, sicuramente sarete stanchi, ma vedrete che ne è valsa la pena. Un bel ruscello per  S.Biagio Quel che rimane della chiesa di San Biagio PERCORSO n° 3/M                       Pomonte-Aereo(resti)-Chiessi Oggi andiamo a cercare i resti dell'aereo  caduto negli anni 50,  non c'è rimasto molto, ma è sempre una bella passeggiata, o meglio una bella arrampicata, qui si va "tutto in salita", ma come dico io il bello della montagna, rispetto al mare è che quando si torna è solitamente in discesa , quindi  pensate al rientro. L'imbocco è come per il percorso  n° 1, ma questa volta arrivati all'incrocio col n° 3  continuate avanti  ad incrociare il n° 10,   imboccatelo  e  percorretelo  fino a trovare sulla strada un tombino in ghisa dell'acquedotto, lasciate il sentiero e incamminatevi  a dx in mezzo alla vegetazione, lì ci sono i resti dell'aereo , quel poco che ne è rimasto. Tornate indietro e fate lo stesso  percorso a ritroso, ma arrivati  all'incrocio col n° 3 potrete  decidere se non vi sentite  troppo stanchi, di  prenderlo e passando sotto al " Troppolo" , arrivare al Semaforo , una vecchia costruzione di segnalazione della Marina, ormai  in stato  di completo abbandono, con una vista splendida e da lì tornare poco indietro e attraverso il sentiero 25 scendere ed uscire a Chiessi, quindi farsi quel pò di strada fino a prendere l'auto  lasciata a Pomonte. Consiglio di lasciare lo zaino e uno solo sacrificarsi per tutti. io per due volte ho anche trovato il passaggio. Prevedete per fare tutto il giro, di partire non troppo tardi e magari non farlo in pieno inverno.  Il 12.03.2006 abbiamo preso, prima una nevicata e poi pioggia, ci siamo inzuppati come pulcini, tranne Umberto previdente che aveva l'ombrello, avevamo anche un cane con noi,  abbiamo dovuto "strizzarlo" prima di metterlo in auto. I fiocchi di neve i resti dell’ ex semaforo  Uno dei pochi pezzi rimasti dell’aereo Percorso n° 4/M Ponte ai 4 archi ( sentiero 27) Questo percorso  è preferibile farlo nella primavera, perchè la prima parte è in ombra e si attraversano vari ruscelli con abbondante acqua (sperando che d'inverno abbia piovuto) , si  può fare sempre, ma quando non scorre acqua si perde una notevole atmosfera e, visto che all'Elba di ruscelli non ce ne sono molti, direi che vale la pena approfittare .Su questo percorso abbiamo trovato varie volte  cinghiali a bere,basta andare in silenzio e con la speranza di essere sottovento, quindi attenti e mano alla macchina fotografica. Una nota informativa: quando arrivate dove praticamente finiscono i ruscelli , fate  attenzione a non perdere il percorso, inoltre guardate bene intorno, trovate una gran quantità di "schiumoli" ovvero del materiale ferroso , perchè ,pensate, il minerale che estraevano a Rio e Capoliveri, lo portavano fin la dove c'era gran quantità di legname per fare fuoco e ottenere la fusione e poi lo riportavano in lingotti al mare credo di Patresi o S.Andrea. Se siete attenti  troverete un grosso quantitativo di questi pezzi, ci camminerete sopra e  neanche li noterete, quindi attenzione. Il sentiero porta il numero 27 , lo si imbocca  all'inizio del ponte ai 4 archi dopo Patresi Mortaio, venendo da Marciana, ed è ben segnalato, è tutto in salita e si arriva fino all'incrocio del sentiero n°3 , facendo l'ultimo pezzo con ancora più salita e con una leggera difficoltà . Arrivati sul sentiero n° 3  , girate  a sx , verso Serraventosa ed arrivate  fino a quella che chiamano la Madonna del  Castagno, lì avrete  un punto caratteristico, proprio da sosta per "cibarsi" .  Ritornate  sui vostri passi, avete  fatto solo poca strada in più, ma ne valeva la pena ed andate  verso il semaforo, lo stesso toccato, se  avete  fatto per intero  il percorso n° 2 Pomonte-Pomonte. Quindi percorrete il sentiero n° 3 fino ad incrociare il n° 25  verso il semaforo . Decidete  se rivisitarlo oppure, poco prima di arrivare alla  casa bassa, fate bene attenzione , trovate un sentiero che dovrebbe essere indicato col n° 26, percorretelo, tutto in discesa , un percorso facile e arrivate a Patresi  Mortigliano, qui avete ancora  circa Km 1,5 di asfalto, e siete arrivati al punto di partenza. Sicuramente un pò stanchi, ma .... che bel giro.! Una nota: Attenzione, su alcune carte è indicato il sentiero 55 , da imboccare prima  del 26, in realtà si farebbe prima, io non l'ho mai trovato neppure usando il GPS. Ancora una nota :Su alcune carte si trova un giro più breve , partendo sempre dal 27 e passando sull'altra sponda del ruscello "Uviale di Patresi" e numerato come 14 , anche quello non sono riuscito a trovarlo Questi sentieri, solo qualche carta li  riporta, evidentemente sono sentieri che sono scomparsi , coperti dalla vegetazione. Ecco purtroppo solo il posteriore del cinghiale  Inizio del sentiero 27 PERCORSO  n° 5/M S. Cerbone                                                                   Un percorso breve e facile, giusto per passare una mezza giornata e anche meno, diciamo un pomeriggio ,all'Eremo di S. Cerbone, una costruzione tenuta in ottimo stato, potete arrivarci in  vari modi. Io trovo molto semplice e carino, salire dalla  partenza della Cabinovia, prendere il sentiero n°1 e dopo una leggera salita, vi trovate all'eremo di S. Cerbone,. dopo una doverosa sosta potete scegliere, da dove uscire, ovvero ritornare poco distante dalla partenza , oppure al Poggio, oppure a Marciana , magari allungando un pò attraverso il sentiero n°10. Sul percorso incontrate il fosso di Pedalta , uno dei maggiori contenitori di acqua..... sempre che la pioggia  abbia fatto la sua presenza. PERCORSO n° 6/M Le Filicaie Potete  partire da Poggio o da S. Cerbone, vi trovate sul sentiero n° 2, ancora avanti passate sul n° 5 e lo percorrete fino ad arrivare in cima al punto di osservazione delle Filicaie dove trovate  un quadrivio, dopo una doverosa sosta per ammirare il panorama e per rifocillarsi , ritornate un poco indietro e prendete il n° 6 che vi riporta al punto di partenza.   Qui in basso si vedono i cartelli del quadrivio .       Un nota , questo punto lo trovate anche nei sentieri del settore Campese tanto gira e rigira l’Elba è tutta qui PERCORSO n° 7/M La Cala-La Cala Da Marciana Marina , andate in fondo al porto, girate a sx e salite con il vostro mezzo seguendo le indicazioni per la Cala . Arrivati alla fine della strada trovate un cancello ad uso dei soli abitanti, forse dovrete tornare un pò indietro per trovare un spazio dove posteggiare. Alla cala ci si arriva solo a piedi, c'è una pensione , e anche gli ospiti ci arrivano  a piedi o con la barca. Solitamente noi ci fermiamo alla spiaggia e le nostre donne "più coraggiose di noi" si fanno un bagno anche d'inverno  , quindi proseguite fino a Maciarello, dopo un breve tratto asfaltato scendete verso Cotoncello e arrivate fino a S.Andrea, passando per magnifici e strani scogli.   Ritornate a Maciarello  e qui  (chiedete ad un locale perchè non è di facile individuazione) prendete il sentiero alternativo, all'inizio sul lato dx c'è un vigneto, questo  vi riporta alla Cala, da dove siete partiti. Sulla strada incontrate  un vecchio ponte romano, che purtroppo ogni anno degrada sempre più, eccolo sotto nella foto. il  ponte Romano I bei scogli che si incontrano PERCORSO n° 8/M Marciana-Madonna Del Monte -Marciana Sul versante di Marciana  uno dei più frequentati è il classico percorso per la Madonna del Monte. Per prendere il sentiero, bisogna fare la circonvallazione alta di Marciana, strada che porta alla Fortezza Pisana,prima di arrivare alla fortezza sulla dx inizia il sentierso Il  percorso è quasi tutta una scalinata in salita , ma per niente impegnativa, ci può andare chiunque,da farsi , prendendosela comoda, con sosta per riempire le borracce o farsi una bevuta,  alla fontanella davanti all'ingresso della chiesa, in un paio d'ore andata e ritorno , magari se volete , allungate un pò la passeggiata andando fino a  passare sotto quello che resta dell'uomo masso, distrutto da un fulmine qualche tempo fa . Sempre in questa zona ci sono mille modi per attraversare il versante in lungo ed in largo, alcuni di questi sentieri erano usate dalle persone come strade di comunicazione. Un amico residente a Chiessi , mi ha raccontato che quando c'era bisogno del dottore o di medicine anche con il buio,  passavano per questi sentieri, per arrivare fino a Marciana ,  alla mia domanda se ci andavano con l'asino, la sua risposta è stata : si... così dovevi caricarti anche lui sulle spalle.  ( pare che gli asini col buio non si muovono!!) PERCORSO n° 9/M Marciana - Madonna Del monte - Anello basso- Marciana Salite sul sentiero per la Madonna Del Monte, a mezza strada , trovate sulla destra il sentiero n° 14, lo percorrete quasi fino alla Zanca, ma poco prima trovate il n° 13 che vi riporta sulla scalinata della M. del.Monte. Bellissima passeggiata . D' inverno si trovano grandi ammasssi di fogliami ed i cinghiali che vi hanno "rufolato" hanno lasciato delle buche, nascoste dalle foglie, quindi attenzione. Nota: su alcune carte il sentiero 14 non è segnato , comunque sul luogo è ben visibile. L'anello potete farlo anche nel senso inverso, ovvero entrate dal n° 13 ed uscite dal n° 14.